十字架につけられたイエスの使徒姉妹によって
«Felici noi, che contro ogni nostro merito, già siamo per divina misericordia, sugli scalini del Cal-vario; già siamo stati fatti degni di seguire il celeste Maestro, già siamo stati annoverati alla beata comitiva delle anime elette; ed il tutto per un tratto specialissimo della divina pietà del Padre celeste. E noi non la perdiamo di vista questa beata comitiva: teniamoci sempre stretti ad essa e non ci spaventi né il peso della croce che bisogna portare, né il lungo viaggio che bi-sogna percorrere, né l'irto monte a cui bisogna ascendere. Ci rianimi il consolante pensiero che dopo asceso il Calvario, si ascenderà ancor più alto, senza nostro sforzo; si ascenderà al monte santo di Dio, alla Gerusalemme ce-leste... Ascendiamo... senza mai stancarci, il Calvario cari-chi della croce, e teniamo per fermo che la nostra ascensio-ne ci condurrà alla celeste visione del nostro dolcissimo Salvatore. Allontaniamoci, dunque, passo passo dalle affezioni terrene, ed aspiriamo alla felicità, che ci è preparata. Allontaniamo da noi, se ci preme di presto giungere alla beata Sionne, ogni inquietudine e sollecitudine in sop-portare le tribolazioni spirituali, e temporali da qualsiasi parte possano esse pervenirci, poiché esse sono contrarie alla libera operazione dello Spirito Santo». (Ep. III, pag. 536-537)